Drupacee - Riassunto nutrizionale
La maggior parte dei nutrienti (N, P, K, Mg, B e Mn) viene accumulata e trattenuta come riserva nelle gemme, nel tronco e nelle radici. Tali elementi vengo nuovamente mobilizzati dopo l'inverno, per alimentare la prima produzione di foglie, la crescita della pianta, i boccioli fiorali e la formazione e il riempimento dei frutti. Una quantità significativa di nutrienti assorbiti dall'albero viene inoltre riciclata tramite il terreno in seguito alla potatura, al diradamento dei frutti e alla caduta delle foglie.
Macronutrienti
Azoto, calcio e potassio sono i nutrienti assorbiti in maggiori quantità dalle drupacee. L'albero necessita di grandi quantità di calcio per produrre i frutti. Gran parte del calcio viene assorbito durante i primi stadi di crescita. Di conseguenza, la rimozione annuale con il raccolto è di circa 0,25 kg/t di frutta, e le amarene presentano un fabbisogno di calcio maggiore rispetto alle altre varietà di frutta con nocciolo.
L'azoto è di fondamentale importanza per ottimizzare la crescita della pianta, delle foglie e dei frutti a inizio stagione; le drupacee presentano un contenuto di azoto pari a 200 g per albero. L'asportazione dell'azoto è superiore a quella del calcio, e arriva fino a 1,5 kg di N/t di frutta all'anno. La prassi comune prevede la somministrazione dell'azoto in due fasi fondamentali della crescita. La prima somministrazione viene effettuata in primavera al momento della fioritura, per massimizzare l'allegagione e la crescita dei frutti e delle foglie in estate. La seconda avviene in autunno dopo la raccolta, per ripristinare le riserve della pianta.
L'assorbimento massimo di potassio è successivo a quello dell'azoto e del calcio, e raggiunge il picco durante l'accrescimento del frutto. È uno dei principali fattori che determinano la resa ed è fondamentale per la qualità della frutta, in particolare per la sua dolcezza.
Gli albicocchi sono particolarmente sensibili e richiedono una quantità di potassio di quasi 3 kg/t (circa 1 kg/t in più rispetto ai ciliegi e ai susini). Le drupacee utilizzano livelli relativamente bassi di fosforo e l'assorbimento prosegue costantemente durante tutto il ciclo colturale. La disponibilità del terreno è in genere sufficiente a soddisfare il fabbisogno, ma durante i periodi di picco potrebbero essere necessarie fertirrigazioni e applicazioni fogliari o ai frutti. Il magnesio e lo zolfo sono importanti per preservare una crescita ottimale, ma l'asportazione è bassa, pari a soli 0,2 kg/t di frutti.
Micronutrienti
Se per soddisfare le esigenze relative alla resa e alla qualità della produzione sono necessari livelli molto più bassi di micronutrienti, il corretto equilibrio di tali elementi è essenziale. I principali micronutrienti assorbiti in maggiori quantità sono il ferro, il boro, lo zinco e il manganese.
Boro e zinco sono particolarmente importanti per la fioritura e l'allegagione. Il rame, seppur necessario in minori quantità, è importante per la qualità della buccia, poiché limita la fessurazione dei frutti.
Analisi del terreno e delle foglie
Le analisi del suolo vengono utilizzate per stimare la quantità di nutrienti in grado di promuovere la crescita. Tali prove sono particolarmente importanti per valutare i livelli di fosfati e di potassio, oltre che il valore di pH.
Oggi l'analisi del tessuto fogliare è comunemente utilizzata per ottenere un rapido quadro dello stato dei nutrienti in determinate fasi della crescita. Il livello di nutrienti varia in base alla capacità della pianta di riciclare o mobilizzare nuovamente gli elementi nel corso dell'annuale ciclo di sviluppo. A causa della variazione stagionale, il campionamento viene di norma effettuato in momenti predeterminati, in genere a metà o a fine estate.
Ogni volta che si conduce un'analisi, i campioni di foglie devono sempre essere prelevati dalla medesima parte di albero (normalmente il punto mediano del germoglio della stagione in corso), in modo da garantire la coerenza di campionamento in tutto il frutteto e analizzare il nuovo tessuto.